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[IV — Della natura primitiva…]

 

Dagli autografi napoletani (AN XI, 10 bis), risale per il Flora al 1820. Pubblicato negli Scritti vari 1906 (p. 401). Il disegno avrebbe teso ad approfondire un discorso spesso trattato dal Leopardi, implicante un confronto fra la poetica degli antichi e quella moderna. La nota del Cesarotti è plurivisionabile anche in rete, e il secondo degli indirizzi potrebbe essere quello, allora visionato in forma cartacea, consultato dal Leopardi, con conferma della datazione del Flora:

Poesie di Ossian — Google Libri= Poesie di Ossian, t. III, Firenze, Molini, Landi, 1809, p.380): [31-12/2010]

Opere scelte — Google Libri = Poesie di Ossian, vol I, Milano, Classici italiani, 1820, p. 341 [31-12/2010]

 

Testo secondo il Flora.

 


 

Della natura primitiva trattato dove si espongano a parte a parte le impressioni che fanno gli oggetti sopra l’uomo naturale, sopra il fanciullo, sopra gli antichi (e in questo ti potrà giovare il saggio sugli errori popolari degli antichi, e le altre op. sugli errori popolari) ec. paragonando queste impressioni e il genere di vita che ne risulta con quella dell’uomo incivilito. Poeti antichi e loro modo di veder la natura. Scrittura sacra ec. Immaginaz. de’ fanciulli e degli antichi intorno alle nuvole. V. Cesarotti Ossian, Osservaz. al Poemetto della guerra di Caroso.

 

© 19-12/2010 —> 08.03.2011