Gli orrori della guerra: un esempio dimenticato

nomina nuda tenemus.
Bernardo Morliacense

 

Chiedo umilmente scusa per l’alto contributo in byte che il mio sito paga all’immagine a centro pagina, che, contrariamente alle mie abitudini, è stata ridotta e compressa il meno possibile. La ragione la capirete se avrete la bontà di leggermi sino in fondo. E non preoccupatevi, non c’è molto.

    La foto, che risale alla fine del ’44, proviene direttamente dal Comando Militare di La Spezia (ne ho vista con i miei occhi la lettera di accompagnamento, firmata dal colonnello di turno), e illustra uno dei fatti più assurdi dell’ultima guerra. E cioè il gratuito eccidio di nove civili che l’esercito tedesco in fuga perpetrò in quel di Vecchiazzano, paesino a due passi da Forlì. Fu un eccidio di rappresaglia, la cui "opportunità" va semplicemente misurata col fatto che poche ore dopo, in zona, avvenne la liberazione.

 

Pozzo di Vecchiaxxano

 

    Quel povero diavolo con gli occhi bassi, a destra, ha non una, ma ben sei ragioni di apparire così desolato: fra quei poveri cadaveri ai suoi piedi giacciono suo padre (quello in primo piano), tre suoi fratelli, e due suoi nipoti. E se avete anche solo un briciolo di cuore, ora che lo sapete, dubito che potrete mai più guardare quest’immagine senza provare un brivido di angoscia.

    Quanto a quell’altro, a sinistra, è stato molto più fortunato: non ha che da piangere l’anziano genitore, di 76 anni. Figuratevi che, vecchio patriarca, teneva ancora lui i cordoni della borsa! E soleva dire, se gli fosse capitato qualcosa, che i soldi stavano all’interno degli stivali; ove in effetti vennero ritrovati.

    Quel povero vecchio, che fu preso e passato per le armi mentre se ne stava tornando tranquillamente a casa, si chiamava Angelo Fregnani. Forse anche per l’assurdità di questa morte il fratello minore dell’uomo che vedete a sinistra nella foto, qualche anno più tardi, decise di chiamare il bambino che gli nacque col suo nome. Ed è, per l’appunto, il nome che io porto. [Fo, 21-02-99]

 

La nostra individualità è una parvenza fissata dal nome.
B. Croce

 

 

P.S. Sull’eccidio può vedersi: http://www.vecchiazzano.it/pagine/pagina_articolo.asp?pagina=90&sezione=Storia [25-09/10]

 

© 21-02-1999—> 27.06.2019

Angelo “quixote” Fregnani