I come and stand at every door (2001)
Vecchiazzano 1944 (1999)
Music of mine (~ 1990)
Alida (when I was young)
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Forlivese per nascita (1951), cesenate d’adozione, Angelo Fregnani, musicista nella vita, informatico per hobby, leopardista per diletto – s’interessa e si dedica alla letteratura di primo Ottocento. Allievo del compianto Clemente Mazzotta e della scuola filologica bolognese (fra i suoi maestri Ezio Raimondi e Italo Mariotti), ha pubblicato scritti vari su argomenti maggiori e minimi d’epoca, attento a tematiche storiche, cronologiche, testuali: Giacomo Leopardi, Storia di una povera monaca, Progetto di romanzo, Milano, Henry Beyle, 2014; Leopardi a Bologna, con Pantaleo Palmieri, Faenza, Fratelli Lega, 2016; Il mese impossibile di una lettera giordaniana, in «RISL», voI. 10, 2017; con Lorenzo Abbate, Nel segno di Leopardi, sive de amicitia, in Intelligere et agere – Agere et intelligere, Trepuzzi (LE ), Circolo culturale “Galileo”, 2018. hanno spazio le sue divagazioni leopardiane, è attivamente coinvolto in problematiche sociologico-religiose, attente al fenomeno dei cult, per le quali è moderatore nel noto sito e forum di critica al geovismo www.infotdgeova.it. [Dal risvolto anteriore del mio recente Appunti leopardiani. Saggi, noterelle, divagazioni, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2019]
Ringrazio per l’interesse, e chiedo scusa ai mille delusi che non hanno trovato in queste pagine quello che cercavano. Per un maggior gradimento avrei potuto, come fanno i piú, scegliere la via del blog, ma a che pro? per lenire la solitudine? Chi scrive tende a pensarla come Didimo chierico: «A chi gli offeriva amicizia,
lasciava intendere che la colla cordiale per cui l’uomo s’attacca all’altro,
l’aveva già data a quei pochi ch’erano giunti innanzi». Pure, chi volesse contattarmi, fornirmi qualche osservazione, offrirmi qualche dritta, condividere qualche impressione, elargirmi qualche insulto, può liberalmente farlo al mio indirizzo.
A lato frammenti
della mia vita: traduzioni, brevi scritti, poesiole ecc.: roba spicciola
di nessun valore, se non personale: piccole cose ingenue, che mi sono care. È uno
spazio intimo, dedicato a chi mi ha conosciuto in altro tempo. |