DA SAFFO
(1821-23)
Metro:
Strofe saffiche, di tre endecasillabi e un quinario.
Schema ABAb.
Quei parmi in cielo fra gli Dei, se accanto
Ti siede e vede il tuo bel riso, e sente
I dolci detti e l’amoroso canto!
A me repente,
Con più tumulto il core urta nel petto:
More la voce, mentre ch’io ti miro,
Sulla mia lingua: nelle fauci stretto
Geme il sospiro.
Serpe la fiamma entro il mio sangue, ed ardo:
Un indistinto tintinnio m’ingombra
Gli orecchi, e sogno: mi s’innalza al guardo
Torbida l’ombra.
E tutta molle d’un sudor di gelo,
E smorta in viso come erba che langue,
Tremo e fremo di brividi, ed anelo
Tacita, esangue. |